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SPECIALE THE WALL
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STOP


Stop!
I wanna go home
Take off this uniform
And leave the show.
But I'm waiting in this cell
Because I have to know.
Have I been guilty all this time?

Questo pezzo avvia la fase finale del film e dell'accidentato percorso di mutazioni che Pink ha attraversato. L'orgia di violenza che ha scatenato lo ha travolto, devastato interiormente quanto le vittime che l'hanno fisicamente subita. Pink è ancora in divisa, esausto, estraniato, accasciato in un bagno nel backstage del concerto. Legge con voce rotta le parole della canzone, bagnandosi la fronte con l'acqua del water. Le parole sono un lamento, il desiderio di fuggire, di alienarsi, di scappare dal mondo in cui si è immerso per guidare lo spettacolo. Ma anche l'embrione di una presa di coscienza, di una nuova visione che non debba più avere la forma della violenza né il freddo rifugio di una alienazione apatica. La domanda che chiude il breve testo riassume tutto ciò: Pink si domanda, infine, se in tutto ciò che ha vissuto egli non sia stato, come finora poteva parere, una vittima, bensì ne sia egli stesso responsabile.

La scena si chiude con la figura di una guardia che entra nei bagni e, attratto dalla cantilena che sente la voce cantilenante di Pink provenire da uno dei box, si avvicina ed apre la porta. L'apertura della porta diviene il cardine di passaggio alla scena seguente, interamente realizzata in animazioni.


Stefano Re ©1989-2004

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