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SPECIALE THE WALL
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RUN LIKE HELL
Run, Run, Run, Run.
You better make your face up in Your favorite disguise. With your button down lips and your Roller blind eyes. With your empty smile And your hungry heart. Feel the bile rising from your guilty past. With your nerves in tatters When the cockleshell shatters And the hammers batter Down your door. You'd better run. Run, Run, Run, Run. You better run all day And run all night. Keep your dirty feelings Deep inside. And if you're taking your girlfriend Out tonight You'd better park the car Well out of sight. Cause if they catch you in the back seat Trying to pick her locks, They're gonna send you back to mother In a cardboard box. You better run.
In questo pezzo la tematica dell'uomo nuovo si miscela al soggetto del conformismo. Il pubblico del concerto viene raffigurato in modo uniforme nei movimenti, nei gesti di celebrazione del "credo" di Pink, e infine i volti vengono coperti dalle maschere dai lineamenti informi che avevamo già visto togliere personalità agli alunni nella percezione della scuola del giovane Pink. La ciclicità della violenza e della depersonalizzazione assumono qui coerenza e ordine. Ciò che allora era subito ora viene attuato, ciò che era debolezza diviene forza, ciò che era sofferenza del soggetto (Pink) diviene sofferenza dell'altro da sé (le vittime della violenza che Pink scatena). Il passaggio da vittima a carnefice è essenziale in questa dinamica e nella comprensione dello stesso pensiero alla base di un sistema dittatoriale - paradigma che muove i medesimo meccanismi tanto nella relazioni interpersonali minime quanto in quelle di massa.
Il testo, indirizzato alle "vittime" del credo di violenza di Pink, nella sua prima parte definisce lo stato mentale in cui esse vengono a trovarsi. La seconda parte attualizza la ferocia teorica dandole forma concreta, e la violenza contro la diversità assume toni pragmatici. Tanto nel testo quanto nelle immagini l'aggressione al diverso diviene realtà. Anche qui le immagini di gruppi di skinheads in divisa che demoliscono bar frequentati da persone di colore, sfrattano e distruggono le abitazioni di ebrei, malmenano e seviziano una coppia di colore che si era appartata nella propria automobile sembrano un richiamo diretto a precisi episodi storici (come la "notte dei cristalli") o più genericamente a climi di violenza e conflitto razziale (le violenze razziali nel sud degli USA, ma anche le semplice azioni violente dei gruppi skinhead). Comunque, il parallelo storico rimane a nostro avviso una ambientazione di sfondo, diremmo una sorta di "citazione", mentre centrale è la proiezione del pensiero del protagonista - in cui la violenza verso il diverso - il parìa - è simbolo di un dramma universale e non più riferimento ad un episodio specifico, storicamente o geograficamente collocabile. Stefano Re ©1989-2004
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