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SPECIALE THE WALL
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COMFORTABLY NUMB


Hello?
Is there anybody in there?
Just nod if you can hear me.
Is there anyone at home?
Come on, now,
I hear you're feeling down.
Well I can ease your pain
Get you on your feet again.
Relax.
I'll need some information first.
Just the basic facts.
Can you show me where it hurts?

There is no pain you are receding
A distant ship, smoke on the horizon.
You are only coming through in waves.
Your lips move but I can't hear what you're saying.
When I was a child I had a fever
My hands felt just like two balloons.
Now I've got that feeling once again
I can't explain you would not understand
This is not how I am.
I have become comfortably numb.

O.K.
Just a little pinprick.
There'll be no more aaaaaaaaah!
But you may feel a little sick.
Can you stand up?
I do believe it's working, good.
That'll keep you going through the show
Come on it's time to go.

There is no pain you are receding
A distant ship, smoke on the horizon.
You are only coming through in waves.
Your lips move but I can't hear what you're saying.
When I was a child
I caught a fleeting glimpse
Out of the corner of my eye.
I turned to look but it was gone
I cannot put my finger on it now
The child is grown,
The dream is gone.
I have become comfortably numb.

In questo pezzo si riassume l'intera impalcatura concettuale della prima metà del film. Pink raggiunge, infine, lo stato di imperturbabilità che ha ricercato per tutta la vita. Al sicuro dalle sofferenze che lo hanno perseguitato, vive come un'ombra - un ricordo - nella sua stessa fantasia. Nei sogni del suo sonno ipnotico, Pink osserva tutti i personaggi della sua esistenza tormentata passare a salutarlo, accomiatarsi da lui, svanire infine lasciandolo finalmente nel suo nirvana, in pace.

Ma la realtà non intende rinunciare a Pink: alcuni medici si affaccendano attorno a lui mentre il suo impresario li spinge a rimetterlo in piedi nell'imminenza del concerto. Gli vengono iniettati degli stimolanti che lo scuotono infine dal torpore, avviandolo ad un doloroso percorso di risveglio nella realtà. Nel film vediamo il suo corpo sommariamente ripulito e rivestito, trascinato da due inservienti lungo i corridoi dell'albergo, e poi giù in uno scantinato formato da tunnel claustrofobici, mentre il suo corpo si ricopre di vermi che ne divorano le carni e sembrano scaturire dall'interno. Infine Pink, oramai completamente ricoperto da un verminoso ammasso informe viene depositato in una vettura di lusso. Qui, con urla disumane, lo vediamo strapparsi di dosso la massa di vermi che lo ricopre, liberando finalmente l'uomo nuovo, ora abbigliato nella sua antica e spaventosa uniforme nera e rossa.

Il tentativo di Pink di rifugiarsi all'interno di se stesso fallisce. Benché in questo brano egli si ritragga di fronte alla realtà, il mondo dello spettacolo ha bisogno di lui e lo riporta indietro ad ogni costo. Non c'è alcun calore né affetto nel trattamento che il manager e i dottori gli riservano: stanno soltanto rimettendo in funzione il loro business. Ma ciò che rimettono insieme non è più un essere spaventato e incerto, fragile e distante, ma un individuo che non può più accettare nessuna debolezza né dubbio, siano essi propri o altrui. I vermi che lo divorano dall'interno fino a ricoprirlo completamente mentre viene trascinato alla macchina rappresentano precisamente i dubbi e le incertezze, le contraddizioni e le debolezze che lo hanno piagato per l'intera vita. Pink li espelle dal corpo come indesiderati, li combatte e li spurga, e nel farlo perde la sua stessa umanità. L'ultima, scioccante trasformazione ha avuto luogo.


Stefano Re ©1989-2004

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