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SPECIALE THE WALL
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YOUNG LUST
I am just a new boy,
Stranger in this town. Where are all the good times? Who's gonna show this stranger around? I need a dirty woman. I need a dirty girl. Will some cold woman in this desert land Make me feel like a real man? Take this rock and roll refugee Baby set me free. I need a dirty woman. I need a dirty girl.
Sulle note rockeggianti di Young Lust , in evidente contrasto con le immagini di razzia motivate dalla miseria nelle strade inglesi che chiudevano il brano precedente, osserviamo gli opulenti festeggiamenti ostentati nel backstage del tour di Pink e della sua orchestra. Le prime scene mostrano il manager di Pink (un azzeccatissimo Bob Hoskins) che stappa champagne tra le roulotte della crew. Quando una macchina di lusso entra in quest'area, una comitiva di "groupies" (così vengono chiamate le fan femminili di una band pronte a tutto per riuscire ad avvicinare i propri idoli e avere con essi rapporti sessuali) si intrufola e dopo aver "convinto" le guardie a ceder loro dei lasciapassare si scatenano nelle feste rutilanti del backstage. Una di esse riconosce Pink e lo segue nella sua roulotte.
Questo pezzo è il primo a non offrire alcuno spunto relativamente al passato remoto di Pink, benché l'azione non si svolga al presente (il presente è la stanza d'albergo della prima scena). In questo atto Pink figura solo marginalmente. Non vi è difatti una specifica finnalità narrativa. Il pezzo svolge due differenti funzioni: getta da un lato una panoramica sul mondo dello show system in cui Pink si muove, permettendo ad Alan Parker un affondo sulla vacuità del mondo dello spettacolo e la feroce contrapposizione con povertà e disuguaglianza sociale vista pochi secondi prima. Ma serve anche a mostrarci l'indifferenza di Pink rispetto al circo di divertimenti che lo circonda, il suo vivere in un ostato di perenne assenza di comunicazione. Su un piano più generale, il brano segue degnamente "Empty Spaces" dando una dimostrazione concreta di come si cerchi di riempire il vuoto della comunicazione con la titillazione esasperata dei sensi. Un'orgia di lusso e divertimenti per allontanare la sensazione di vacuità che accompagna l'uomo. Ma Pink non ne fa uso - lui si concentra sulle droghe e sul suo mondo interiore, barricato all'interno del suo muro. In questo panorama, la presenza di una "sporcacciona" diventa un modo di fingersi ancora giovani e entusiasti (Young Lust) e simulare di avere ancora interesse nel sesso - di provare passione. Ma è un inganno, che Pink subisce senza controllare, destinato a innescare con il suo fallimento la fase acuta della crisi che ormai cova da tempo. Stefano Re ©1989-2004
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