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SPECIALE THE WALL
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ANOTHER BRICK IN THE WALL (PART I)
Daddy's flown across the ocean
Leaving just a memory Snapshot in the family album Daddy what else did you leave for me? Daddy, what'd'ja leave behind for me?!? All in all it was just a brick in the wall. All in all it was all just bricks in the wall.
Le immagini mostrano Pink approssimativamente a cinque o sei anni d'età all'interno di una cattedrale parata con immense bandiere inglesi (evidentemente per celebrazioni dedicate ai caduti di guerra). Il bambino gioca con un modellino di aeroplano mentre la madre prega ad occhi chiusi. Il testo esprime il dolore della assenza del padre, che viene qui colpevolizzato per aver abbandonato il figlio, lasciando solo la memoria (la piatta rappresentazione delle fotografie) e l'immagine di un mito (la figura del guerriero, l'eroe) con cui confrontarsi.
Dopo la chiesa, l'azione si sposta in un parco giochi dove la madre lascia il piccolo Pink (probabilmente per andare a lavorare o svolgere altri impegni). Il bambino si avvicina alle giostre e chiede ad un uomo che accompagna di aiutarlo a salire si una di esse. Vediamo come Pink segue e cerca di farsi "accettare" da quest'uomo, che dapprima lo accontenta ma poi lo allontana in malo modo, scocciato dalla sua insistenza. Pink ci viene quindi mostrato su una altalena, da solo, mentre osserva con dolore gli altri bambini spinti dai loro padri. E' evidente la rappresentazione del dolore per la assenza della figura paterna, che colpisce il bambino in modo impietoso. La profonda solitudine che viene esemplificata qui diverrà, nel corso del film, una costante per Pink adolescente e poi adulto. Osservazione assai interessante sulle difficoltà di comunicazione che spesso caratterizzano gli individui che abbiano perso in età infantile il padre o la madre, e più in generale rispetto alla profonda vulnerabilità che viene sperimentata dagli esseri umani nei primi anni della propria vita. Gli effetti che queste esperienza hanno nella formazione della loro personalità svolgono sovente un ruolo importante anche nelle forme di relazione che instaurano in età adulta. Particolarmente intensa è l'espressione finale di Pink, che in qualche modo pare accettare la propria condizione, senza per questo poterne alleviare la sofferenza. In questa accettazione dolorosa consiste, a tutti gli effetti, la fissazione del primo "mattone" del muro di cui tutto il film narra. La chiusura del testo introduce appunto il tema del muro, definendo il padre (ma anche la sua assenza, il suo mito, la sua immagine) niente altro che un "mattone nel muro". Il tema del muro assumerà, nel corso dell'opera, significati differenti, che rimandano però ciascuno al medesimo significato di fondo o macrosignificato, che tutti li riassume e racchiude. Il muro è la protezione che Pink eleva attorno a sé. La protezione per la sua sensibilità, per la sua vulnerabilità. La protezione verso la crudeltà della vita, la sua arbitraria iniquità, le sue promesse e le sue delusioni. Ed è anche e soprattutto una protezione dagli altri esseri umani. In questo senso, il padre, la sua assenza, la sua immagine ed il mito che origina, altro non sono che il primo mattone di questo muro. Stefano Re ©1989-2004
SPECIALE THE WALL
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