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SPECIALE LIVING DEAD
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4.5 La donna nella serie
Se consideriamo la quadrilogia come un periodico "inserimento" del fenomeno "zombie" in differenti decenni di cultura americana, questi riflettono significativi cambiamenti di costume, perlomeno nella percezione di essi che Romero mostra di avere. Un esempio interessante di questo "aggiornamento" riguarda i personaggi femminili nei quattro diversi film. In Night compaiono tre donne adulte, due più o meno adolescenti ed una donna matura, madre e moglie. Le donne appaiono piuttosto fragili, scosse dall'orrore incombente, in attesa delle decisioni degli uomini che le proteggono o accompagnano. Se hanno un compagno, come Judy e la signora Cooper, dipendono sostanzialmente dalle sue decisioni e scelte, e ad esse si assoggettano. Persino la Cooper, che mostra di avere un carattere forte, segue questo schema comportamentale, protestando con il proprio marito e criticandolo in privato, ma pur sempre rispettandone la priorità nelle decisioni. Dieci anni più tardi, in Dawn, Francine si mostra fin dalle primissime scene come una donna provata e esausta, ma anche tutt'altro che docile. Sul lavoro contraddice e disobbedisce apertamente al proprio capo, e dopo l'arrivo al centro commerciale impone ai tre uomini che la accompagnano alcune condizioni: vuole partecipare alle decisioni e alle missioni, vuole avere un'arma e vuole imparare a pilotare l'elicottero. Benché di fronte agli zombie Francine rimanga pur sempre la più indifesa e impressionabile, è tutt'altro che sottomessa agli uomini del suo gruppo. Dopo altri otto anni, nel 1985, in Day la protagonista è una donna. Sarah non è solo graziosa, ma anche e soprattutto intelligente e forte. La sua forza, la sua capacità di tenere i nervi saldi e non lasciarsi spegnere dalla soffocante sensazione di assedio che pervade gli abitanti del bunker, la rendono certamente il personaggio più intenso del film. Di fronte agli zombie, ma anche a violenza e crudeltà degli altri esseri umani, Sarah si mostra forte quanto se non più degli uomini che la circondano. Seppure si sforzi sempre, anche di fronte a minacce e pressioni, di cercare di evitare lo scontro e preservare la stabilità del gruppo, quando diventa necessario si mostra capace di usare le armi e intervenire con prontezza e determinazione. Venti anni più tardi, nel 2005, Land ci offre delle donne, come Slack, Prettyboy o Motown, che in nulla si distinguono dagli uomini. Come loro parlano, come loro decidono, come loro combattono e uccidono. La donna nella saga di Romero attraversa il percorso di liberazione del suo genere nell'arco degli ultimi 40 anni: dalla sottomissione alla lotta per l'uguaglianza, dall'uguaglianza all'indifferenziazione. Stefano Re ©2005
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