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SPECIALE THE WALL
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OUTSIDE THE WALL
All alone, or in two's,
The ones who really love you Walk up and down outside the wall. Some hand in hand And some gathered together in bands. The bleeding hearts and artists Make their stand. And when they've given you their all Some stagger and fall, after all it's not easy Banging your heart against some mad bugger's wall. "Isn't this where...."
IIl muro è crollato, e ne restano solo macerie. Mentre gli adulti rimettono in ordine, dei bambini giocano in mezzo ai detriti. Nell'ultima scena, un bambino raccoglie una bottiglia molotov, ne annusa lo stoppino e con una smorfia di disgusto la svuota sul selciato.
Il testo, consolante, spiega che fuori dal muro c'è anche chi ci ama, e se a volte commette errori è anche perché non è facile cercare di trasmettere sentimenti attraverso un "folle, dannato muro". La violenza è passata, le sue macerie vengono raccolte e resta una speranza: la speranza di poter iniziare a comunicare senza per forza farsi o fare del male. Stefano Re ©1989-2004
SPECIALE THE WALL
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