Skorpio's Home Page
Reviews

SPECIALE THE WALL
« PREV - HOME - NEXT »

ANOTHER BRICK IN THE WALL pt. 3


I don't need no arms around me
And I dont need no drugs to calm me.
I have seen the writing on the wall.
Don't think I need anything at all.
No! Don't think I'll need anything at all.
All in all it was all just bricks in the wall.
All in all you were all just bricks in the wall.

Questo breve violentissimo interludio chiude la fase della crisi coniugale. Come già per l'assenza paterna e per l'impatto violento con la scolarizzazione, Pink traduce le fasi più dolorose della propria esistenza in altrettanti elementi di difesa. Ogni ferita che la vita gli infligge, dopo essere stata esasperata, combattuta e infine appieno subita viene "digerita" dalla psiche del protagonista e trasformata in un ulteriore difesa della propria vulnerabilità. Anche la comunicazione con la donna, l'amore, dopo averlo morso a fondo, diventa un ulteriore mattone nel muro che Pink erge a difesa attorno a sé.

Nel testo a fianco della rinuncia all'amore e al contatto umano ("I don't need no arms around me") Pink annuncia una rinuncia anche all'uso di droghe e medicinali ("And I dont need no drugs to calm me.") Interessante poiché le droghe hanno svolto, nel percorso psicologico del personaggio, un ruolo essenziale proprio nel proteggerlo dal contatto, alienandolo e fornendogli un rifugio continuo rispetto alla comunicazione e ai dolori che ne potevano scaturire. La rinuncia alle droghe, alle medicine, ai calmanti, pone le basi per l'emergere del "nuovo uomo" che assumerà pienamente il carattere Nietzschiana nella interpretazione più estrema, ovvero quella Hitleriana. L'uomo che supera l'uomo e non ha più bisogno di emozioni, contatto umano, protezione, vincoli né limiti. Un uomo privo di dubbi, privo di debolezze, che presto troverà nella distruzione dell'altro da sé il proprio obiettivo.

Immagini di violenza urbana si intersecano con scene delle fasi critiche dello sviluppo della storia di Pink: la guerra, la solitudine, la disillusione, la scuola, l'assenza paterna, la crudeltà del maestro, la protezione materna, il tradimento, l'abbandono. Tutti mattoni, tutte pietre posate l'una sull'altra a formare il muro. Questo "nuovo uomo" pone le sue basi all'interno del muro di Pink, oramai chiuso completamente verso l'esterno. E difatti l'ultima immagine sulle note in chiusura è proprio il muro, di cui non si vedono base o sommità, altissimo e insuperabile, freddo e oscuro.


Stefano Re ©1989-2004

SPECIALE THE WALL
« PREV - HOME - NEXT »