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SPECIALE LIVING DEAD
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3.2 Stato di assedio
Ma quando il gruppo si trova al sicuro, si avvia la seconda fase delle dinamiche psicologiche che rendono interessanti i film di Romero. Gli individui infatti hanno il tempo di metabolizzare i fatti avvenuti, e di rimettere in discussione ruoli e status dei componenti del gruppo stesso. Se nei primi due film questa fase ha svolgimenti completamente opposti, portando in un caso a tensioni che inducono lo sfacelo completo e nell'altro invece ad un affiatamento che pare poter durare nel tempo, è nel terzo e nell'ultimo film della serie che lo stato di assedio diventa il teatro fondamentale dell'azione. Lo stato di assedio vede i protagonisti radunati in un luogo difendibile ma circoscritto, ed il resto del terreno di battaglia in balia degli zombie. In questa fase i mostri sono una costante pressione più psicologica che fisica. Le loro mani che battono continuamente, stolidamente le pareti del rifugio in cerca di un ingresso costringono gli umani all'interno a sforzi immensi per dimenticarsi del pericolo che li assedia. Ricordano loro continuamente che la sicurezza che vivono è solo una illusione temporanea. Il logorio della situazione è il motore che provoca negli individui più deboli la crescita delle tensioni fino ad un livello insopportabile, il conflitto intestino al gruppo ed infine la sua distruzione. Stefano Re ©2005
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