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Il Mondo

ARTE E FOLLIA
Nel 1991 ho cominciato a dipingere con Mao. Di arte ne parlavamo da un pezzo, e sia io che lui scrivevamo racconti, poesie e dialoghi surreali da un bel po'. Io disegnavo da sempre (in terza elementare feci il mio primo disegno sconcio). Era un hobby. Soprattutto durante le lezioni mi mettevo lì con matita o penna o pennarelli. E le maestre prima professoresse poi tutte felici a dire: che bravo ragazzo, prende sempre appunti. Invece dietro la barricata della cartella riempivo i fogli di disegni, spesso piuttosto sconci, hehehe.

Ero al liceo quando i muri del suddetto istituto cominciarono a riempirsi di disegni molto simili ai miei. Addirittura, portavano sotto la mia firma. Un giorno il preside entra nella mia classe durante la lezione di storia e mi dice: è lei l'autore del monstrum orridum che è apparso sul muro della seconda B? Sorrido, imbarazzato. Rispondo: beh, è davvero un gran bel disegno (rappresentava un Eddy, il mostro di copertina degli Iron Maiden, in versione egiziana), e sarei orgoglioso di disegnare così bene, ma proprio non ricordo di averlo disegnato io.
Il preside mi sorrise sornione, e girò sui tacchi. Quell'anno mi hanno bocciato. È stata l'unica bocciatura della mia carriera scolastica, finora (ho ancora un esame prima della laurea, facciamo le corna). Ero in seconda liceo classico. Mi hanno sospeso due volte e mi hanno mollato un sei in condotta. Quindi bocciato.
Così va la vita.

Comunque con Mao partimmo a disegnare insieme certe notti a base di vino e birra, e l'estate del 1993 aprimmo uno studio di pittura insieme ad altri ragazzi. Fu un gran bel periodo.

MANIFESTO DEL MOVIMENTO SENSAZIONISTA
Cioè.
Cazzo credete che pensi un artista quando crea?
Pensa il tutto e la stasi. E' il tutto in movimento. E' la forza prematura, al di fuori della gabbia dello spazio e del tempo.
E' DIO. E il bello è che a furia di esserLo difficilmente finisce col crederLo.
E non è superbia. Al massimo noia.
Ma perché? Perché stiamo parlando tanto difficile su questo gran bell'argomento? Perché là sopra c'è scritto quello sgorbio che inizia per S e finisce per A ?
Perché la noia, NOI veri artisti, non la portiamo solo a Dio e alle sue corti. Nonono. Lì si parla di fede, ma c'è ben di peggio, credetemi, per un artista, che la noia di Dio.
C'è l'impegno. L'IMPEGNO.
Adesso beccatevi questa:

L'IMPEGNO UCCIDE L'ARTE

E' che oggi è pieno zeppo di cosiddetti 'artisti' ( senza pretese di ordine, abbiamo cantanti, scrittori, attori, pittori disegnatori tanto per riempire la parentesi ) che scrivono, cantano, pitturano insomma CREANO e lo fanno ( o dicono di farlo ) per IMPEGNO. Cioè a favore di questa o quell'altra causa. Tutte nobili e basilari per la civiltà umana, naturalmente. Ma ecco il punto, non il dubbio buona fede o calcolo, semmai un'aggravante del crimine primo, ma il fatto stesso di annunciare in modo così spudorato l'impegno che sarebbe buona norma celare pietosamente dietro la Sensazione. Perché se c'è qualcosa di importante, veramente importante, nell'arte, di qualunque tipo essa sia, questa è la SENSAZIONE. (Eccoci al suo brutto nome)
Cosa vogliamo? Dichiarare a gran voce che movimento primo ed unico dell'arte è la Sensazione, intesa come ricordo, come stato fisico o mentale, come scherzo, come impressione o anche interesse. Ma bandiamo l'impegno propriamente detto, ed in ogni caso la sua pubblicizzazione. Perché un artista può certamente creare un'opera ispirato da una causa impegnata, ma già dicendolo inquina la sua opera, ne limita l'autonomia, ne lega l'interpretazione ad un concetto estraneo. E non parliamo neppure di quei criminali dell'arte che pubblicizzano l'impegno delle loro opere, veri e propri ladri di spazio, che trovano in questo modo una patente di diffusione nelle masse . L'opera dovrebbe da sé dire ciò che ha da dire, lo spettatore dovrebbe essere libero di rapportarsi ad essa senza inquinamenti concettuali. Un'opera impegnata è un'opera limitata.
Urge una ridefinizione dei criteri di espressione artistica, dove torni ad essere la sensazione il centro e la fine di un'opera, e non il suo impegno illuminista.

IPSE DIXIT
In data 10.06.92
STAZIONE CC DI CORTONA

Il militare di servizio alla caserma
Stefano Re