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Poetry

IL CALORE DI UN FIOCCO DI NEVE
Aprile 2007

P. L'attenzione nel dosare il passo, nel posare un bicchiere sul tavolo o una forchetta nel piatto. L'acuta consapevolezza dello strillare della plastica mentre si pescano popcorn o patatine, del tossire del pavimento quando si sposta una sedia o si chiude un'antina in modo brusco. Mentre tutti affollano di parole inutili e invadenti quel che basta un gesto o uno sguardo, un sorriso o una smorfia a cantare in modo così completo.


La domanda che ti accompagna radente alle pareti e sulla punta delle dita: è rispetto o disprezzo verso il mondo che riempie di chiasso e parole il vuoto in cui naviga? Tutto quel rumore, solo per dichiarare d'esser vivi, quando sai – e so – che la vita è altrove, e va semmai tutelata dalla cura, carezzata dal silenzio. Perché non è nell'urto di un timpano altrui che esistiamo davvero, ma nel soffice e attento risuonare del cuore.


Il messaggio, che dice ESISTO, in uno spazio che scivola leggero per scelta: qui ritrovo, il tuo vivo abbraccio silenzioso.



Ti riconosco nella tua vigilanza, nella tua imbarazzata ritrosia, nella tua cura, persino sotto la passione che brucia. Nel caldo silenzio del mio cuore, bacio i tuoi passi.




Stefano Re © Dicembre 2008