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L'aculeo

50 MILIARDI DI EURO
22/09/2005
è il costo che l'Italia ha pagato per rinunciare al nucleare dall'85 al 2002 (1). 3,8 ml.di di euro solo per lo smantellamento, sulle bollette elettriche degli italiani (2).
È affascinante la necessità, anche da parte di persone di ampie vedute, di percepire in modo selettivo la realtà. Ad esempio, sul nucleare. Si osserva, certamente con competenza e ragione, quanto il nucleare comporti elevatissimi rischi potenziali. E si celebra come una vittoria l'aver vent'anni fa, con un referendum, bloccato in Italia lo sviluppo di tali tecnologie. Col risultato di un paese affamato d'energia, costretto ad acquistare il surplus di centrali nucleari in Francia, Austria o Svizzera. Un paese esposto a tutti i rischi poiché queste centrali si trovano talmente vicine che qualsivoglia incidente ci colpirebbe allo stesso identico modo. Con ottime motivazioni teoriche, ci siamo posti nelle condizioni di correre tutti i rischi del nucleare senza averne nemmeno i vantaggi. Anzi, pagandone anche i costi. Un vero affare. Complimenti ai verdi che lo celebrano.

(1) R. A. Ricci "La seconda era nucleare", ed. Astenia
(2) Paolo Fornaciari, pres. Associazione Italiana Nucleare


Stefano Re © 22/09/2005
(pubblicato da Repubblica delle Donne il 15 ottobre 2005)