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L'aculeo |
gRIll(S)VOLTA
05/10/2007
Anzitutto, il fatto che dal qualunquismo originario alle mille forme in cui lo "scontento" si č formalizzato in antipolitica io non vedo affatto una sorta di folklore caratteristico italiano, quanto la riprova che nel nostro paese le caste del potere sono da sempre - e sempre di pių - lontane e arroganti nei confronti della popolazione comune.
Insomma secondo me non č che Grillo riscopra l'acqua calda quanto che la temperatura si stia alzando costantemente da troppi anni e se qualche sfiato ha momentaneamente diminuito la pressione presto o tardi si finisce davvero in ebollizione. Inoltre, i precedenti pių prossimi - si pensi anche al crollo della prima repubblica con mani pulite - esibiscono la frustrazione di questo desiderio di diminuire il divario di privilegi della "casta", frustrazione che diventa rabbia quando i paragoni diventano inaccettabili (900 euro al mese a noi, 15mila a loro - piede libero al rom omicida, galera di corsa allo slacciaormeggi del ministro). Si aggiunga che dagli anni '80 in avanti secondo me stiamo vivendo un assurdo stile di vita da benessere acquisito (un pc in ogni casa, un cellulare o due a testa, vestiti e accessori firmati, tv via cavo, pay per view, macchine nuove sempre pių grosse, tv al plasma, navigatore etc etc) che in realtā non possiamo permetterci affatto. Per questo i leasing, i pagamenti rateali, i mutui: tutti trucchi per continuare a stare al passo con la fantasia del benessere tecnologico senza averne realmente le risorse. Ed ecco che il medio borghese che vive sopra il suo livello *finge* d'essere uno dei privilegiati, ma basta una multa di troppo o un incidente o delle spese mediche a farlo precipitare dall'olimpo del benessere virtuale alla miseria reale. E mentre lui precipita, osserva la casta che viaggia in aeroplano di stato o compera case d'epoca a prezzi ridicoli per sč, amici e familiari. E capisce di colpo che non possiamo tutti, ma quelli della casta con 15mila euro al mese certo che possono. Insomma che l'olimpo in cui fingeva di vivere č reale ma solo per gli eletti, e lui non ne fa parte - non ne ha MAI fatto parte davvero. Fossero questi eletti dei fortunati ereditieri o perlomeno coraggiosi e superiori conquistatori di tesori, farebbe meno male. Ma vedere che sono meschini, patetici arraffoni e che il loro tesoro č quel che NOI paghiamo in tasse, multe, canoni, carte bollate e gabelli vari... ecco, qui secondo me sta il punto di rottura. Personalmente ritengo che Grillo sia una fortuna per la casta. E' uno che manda affanculo, ma (almeno per ora) non agita cappi e fucili. Bossi ha perso la sua occasione per farlo sul serio, ma altri potrebbero prendere l'onda. E non avrebbero la mia disapprovazione.
Stefano Re
© 05/10/2007 |