Skorpio's Home Page
Sesso

AVEVO SETTE ANNI
La prima esperienza propriamente sessuale che ricordi la ho avuta a circa sette anni. Giocavo in cantina con alcuni coetanei del vicinato e del palazzo. C'era una bambina qualche anno più giovane di me, con lei facevo un gioco che avevo inventato io. Si scommetteva su una cosa qualunque, e chi perdeva doveva per penitenza dare un bacetto all'altro proprio tra le gambe. Era un gioco cui mi capitava spesso di perdere. Devo dire che ho mantenuto questa impostazione. Preferisco scendere io tra le gambe della partner che il contrario. I pompini mi imbarazzano. Non so, mi sembrano un po' maschilisti, o che ne so. Non è il fatto fisico di avere la sua lingua sul mio coso. In un 69 quello mi piace eccome. È il fatto che io non faccia un accidente mentre lei si dà da fare che mi imbarazza. Insomma, sono fatto così. Però ci sono state delle eccezioni notevoli. Una ragazza tedesca di nome Petra, in campeggio in Spagna nell'89. Ricordo che fu un'esperienza traumatica. Per un'ora la avevo carezzata, baciata sul collo, le labbra, il seno e la pancia, quando mi sono reso conto che il mio ariete era andato a riposo. Andai in panico. Era pure tedesca. Cosa potevo dirle in inglese? Ma lei la sapeva lunga. Si stiracchiò e mi disse che andava a fare una doccia e tornava dopo, di aspettarla. Raggiunsi gli amici presso un fuoco e chiesi aiuto. A parte le risate generali ebbi una serie di consigli assai originali, che variavano dal dito in culo (è davvero un eccitante, tremate maschi omofobici, se vi infilano un dito in culo vi si rizza anche a voi!) alla mezza sega preparatoria, alla fuga strategica. Non riuscii a fare nulla di tutto ciò, né ce ne fu bisogno. Quando Petra tornò e mi baciò lui riprese immediatamente a funzionare. Lei mi stese sulla schiena e mi aprì i pantaloni, e senza che potessi dire nulla (ci tentai ma non sapevo cosa dirle in inglese) me lo prese in bocca e mi fece vedere le stelle della bandiera americana e tutti i pianeti dell'universo. Mai in vita mia ho avuto una simile esperienza pompinica. Il fatto è che lei aspirava. E in più muoveva anche la testa su e giù, seguendo il ritmo del mio piacere. Fenomenale. Vi dirò cosa non mi piace molto nei pompini a livello fisico: si sente poco. Anzitutto spesso le ragazze toccano dentro coi denti e a me dà fastidio. Poi non so se perché ci mettano poca energia o perché sia difficile farlo, ma la lingua e le labbra si sentono poco attorno al membro. Insomma, nulla di paragonabile alla stretta di una mano, alla pressione di un piede, allo sfregare di una coscia o alle contrazioni di una vagina. Ma quella ragazza tedesca... aveva un trucco o qualcosa di simile. Per inciso, venni quasi subito. Lei mi masturbava pure mentre mi succhiava, e io le dissi "I'm coming, stop, stop" perché si sollevasse. So che a molte donne non piace in bocca. Bhè, lei fece di sì con la testa e accelerò il tutto. Fu un orgasmo clamoroso. E il più bel pompino che abbia mai subito in vita mia.
Ce ne è stato un altro niente male però. Francesca, una mia fiamma del liceo. Ero a casa sua a studiare storia. Lei aveva il ragazzo in quel periodo, e per questo evitavo di tampinarla. Studiavamo e stop. Bhè, quel giorno lei mi dice: mettiamo i punti per la prossima volta (che era la frase che diceva sempre il prof. di storia a fine lezione), mi sposta la sedia indietro, mi apre la patta e si china su di me. Mi ha fatto un pompino. In sé non fu eccezionale, ma aveva in bocca una Fisherman Friends Extrastrong.
Se volete sapere cosa significa, provate.
È una esperienza indimenticabile.


Stefano Re © 1997
da Tracce