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SPECIALE LIVING DEAD
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Qualche appunto storico
I quattro film firmati da Gorge Romero e noti come la saga dei Morti Viventi prendono il via nel 1968 con Night of the Living Dead (la Notte dei Morti Viventi), girato in bianco e nero con una 35 millimetri e un budget di 114 mila dollari. È il primo film in cui ferite, lacerazioni e atti di cannibalismo vengono mostrati in modo esplicito. È anche uno dei primi film in cui un protagonista di colore assume un ruolo di leadership su dei bianchi, in particolare su una donna bianca. Raggiunge un largo successo di pubblico nel circuito dei Drive In, principalmente per il forte impatto visivo delle sue scene splatter. I mezzi di produzione erano talmente limitati che il copione veniva modificato in corso d'opera quando qualche incidente danneggiava gli strumenti di scena. Il secondo episodio, Dawn of the Dead (l'Alba dei Morti Viventi, intitolato Zombi nella versione Italiana) viene girato dieci anni dopo, nel 1978. Anch'esso viene realizzato con mezzi assai ristretti, in gran parte all'interno di un centro commerciale di proprietà di uno dei produttori del film. Le scene sono girate fuori dagli orari di apertura dei negozi, quindi solo la notte. Il film raccoglie un consenso piuttosto limitato e come al solito molte critiche. Day of the Dead (Il Giorno dei Morti Viventi) viene girato nel 1985. Durante la lavorazione, la produzione cerca di mitigare i contenuti orrorifici del progetto di Romero, e quando non vi riesce gli taglia notevolmente i fondi. Il film viene dunque modificato e ridotto per essere realizzabile con fondi limitati. Land of the Dead (La Terra dei Morti Viventi), progettato da Romero fin dagli anni '90, viene realizzato solo nel 2005. Per la prima volta, Romero ha a disposizione un budget adeguato alle sue esigenze. Dei quattro film, Land è l'unico girato con attori di rilievo. Quattro film, quattro livelli
I quattro film di Romero sono considerati dei Cult Movie dagli appassionati, e vi sono almeno quattro diversi livelli di lettura dei film con altrettante schiere di fan. Un primo livello è quello della pura e semplice avventura. Un secondo livello è quello relativo all'orrore in sé. Gli effetti speciali e sanguinolenti hanno una loro connotazione, un loro significato e un loro pubblico, sempre più avido di emozioni. Il terzo livello riguarda le dinamiche psicologiche e psicosociali che vengono a intessere inevitabilmente gli intrecci dei film. In ciascuno di essi si ripresenta uno schema ben preciso e assai interessante. Un ultimo livello è la rappresentazione simbolica che gli zombie e i singoli personaggi con le loro azioni offrono, nell'ottica del regista, del mondo reale. In questa prospettiva, i film della saga sono una sorta di metaforica testimonianza del mutare nel tempo della società americana. Una sorta di periodica rappresentazione dei segni dei tempi, naturalmente pur sempre filtrati attraverso la cinepresa di Romero, le sue convinzioni politiche e il mascheramento degli zombie.
Vediamo nei dettagli ciascuno dei livelli di lettura dei film della saga dei Morti Viventi. Stefano Re ©2005
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