
Raramente un film eguaglia la capacità evocativa e il fascino del libro da cui il soggetto è tratto, ma quando il regista è uno Stanley Kubrick al suo meglio e nel cast figura un calibro come Jack Nicholson, il miracolo si può compiere - ed è esattamente ciò che è avvenuto con questo stupendo film dell'orrore. Jack Torrance, aspirante scrittore attualmente disoccupato, accetta quello che pare un ottimo lavoro stagionale: fare il custode dell'hotel Overlook durante la chiusura invernale. Un lavoro relativamente semplice, che consta nel mantenere attivi i sistemi vitali dell'albergo per evitare che vengano danneggiati dal gelo durante il lungo e rigido inverno sulle montagne. Ciò che rende quel lavoro poco appetibile è il senso di forte isolamento che si può provare passando mesi in un simile eremo - uno stress che ha portato il custode precedente a massacrare la sua famiglia e suicidarsi. Per nulla spaventato da questo precedente, anzi fidando sull'isolamento e la tranquillità per scrivere un romanzo Jack condurrà sua moglie Wendy e suo figlio Danny nell'hotel e in loro compagnia affronterà l'inverno. Ma fin dal principio inquietanti segnali recepiti anzitutto dal giovanissimo e sensitivo (dotato dello "shining") Danny, mostreranno in un crescendo di tensione il vero volto dell'albergo e dei suoi abitatori.
Se
Qualcuno volò sul nido del cuculo ha lanciato Jack Nicholson è stato Shining a mostrarne la più caratteristica e intensa delle interpretazioni. Questo film è forse unico nel suo genere, poiché mai, nè prima nè in seguito, l'horror ha raggiunto livelli tanto elevati di qualità nella regia, nella recitazione e nella cura dei dettagli. Infatti benché il sangue scorra letteralmente a fiumi, non è qui mai un modo per mascherare assenza di plausibilità o carenze del soggetto o tantomeno incapacità nel dare spessore e intensità ai personaggi. Capace di tenere inchiodato alla sedia e dare i brividi anche allo spettatore più smaliziato, Shining supera regolarmente il confronto con ogni altro film dell'orrore anche ad una ventina d'anni dalla sua uscita sul grande schermo.