Mi sono chiesto molte volte quante delusioni sarebbero evitate se i film potessero esser visti sempre a "scatola chiusa". Garfield ad esempio, non è un brutto film. Ma la rappresentazione che i trailer ne forniscono è assai diversa dall'impatto di insieme del film stesso. Uno pensa di andare a vedere un graffiante e sardonico fumettone e si ritrova a vedere la carica dei 101 in versione gattesca. Insomma, il fumetto di Garfield non era tra i miei prediletti, ma ricordo assai bene la sua forza, che stava tutta nel carattere insieme geniale e sardonico del felino tigrato. Le sue vicende erano sempre tra il surreale e il grottesco, prese in giro della vita quotidiana in visione gattesca. Nel film la trama è una favoletta puro Walt Disney, con sadici cattivissimi rapitori di cuccioli e Garfield in versione eroe per forza. Jon, il padrone di Garfield, da riflessivo e perplesso giovanotto medio nel fumetto diventa qui un imbranato integrale con vita sentimentale da dodicenne - la sua fidanzata una macchietta assolutamente insopportabile. Del fumetto restano solo furbizia, indolenza e qualche scatto di feroce egoismo del gattone, ma davvero non bastano a soddisfare le aspettative. Il fumetto era per tutti, il film è solo per bambini.