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Love

TRE ANNI
Tre anni in cui costruisci, e in cui ti ripeti che quel culo è grosso e stai mettendoti nelle condizioni di vederlo ogni mattina. Tre anni in cui ami e sei amato e intanto dentro senti la voglia di scappare via, più lontano possibile. Tre anni in cui ti dici: ma che cazzo faccio? E ti immagini incastrato in una vita insoddisfacente. E quando riesci a dichiarare questo, quando riesci a staccarti, ti accorgi che svegliarti con un culo bellissimo di fianco, dopo che ti è successo dieci volte con dieci culi bellissimi diversi, non copre quel freddo che senti dentro. Baciare cosce che una statua invidia e sentire il piacere di quelle donne non ti serve a nulla. Non ti diverte più, non riempie la tua vita come prima. Ti accorgi che hai trent'anni e vuoi dei figli, e che li vuoi proprio da quella persona che temevi ti incastrasse. Ti accorgi che non hai più bisogno di dimostrati che sei un essere sensuale da urlo, non devi più dimostrati che sei in grado di fare sei notti in bianco facendo sesso e cantando rock e bevendo litri di birra e fumando centinaia di sigarette affascinando il mondo intero. Ti accorgi, insomma, che il tuo mondo sta cambiando. E allora torni a cercare di salvare quello che hai costruito, perché finalmente sai che era quello che davvero volevi. E trovi che quella persona ha appena chiuso l'ultima porta verso di te, cerca di essere felice con qualcun altro, e probabilmente ci riuscirà. E ti senti un po' triste, un po' inutile, molto stupido e per la prima volta, solo. Davvero solo, senza volerlo. Esperienza nuova, una botta di vita.
Essere traditi da se stessi fa più male di ogni altra cosa. Ho ucciso i miei figli, ora non so bene che fare. Credo che mi fumerò una sigaretta che non mi interessa, in attesa di novità interessanti, o di morire, se mi va di culo.


Stefano Re © 2000