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Love

METAFORA DELLA LINEA
La mia vita è una linea che si muove in uno spazio a tre dimensioni. Anche la vostra, in questo esempio. Ma torniamo alla mia. Aveva un andamento, con dei picchi, delle curve, tratti assai netti e altri imprecisi e spezzati. Ma era una linea. Nei suoi pressi c'erano altre linee. I miei familiari, gli amici, le ragazze. Ovviamente la mia linea cambiava qua e là per influenza delle altre. Una breve intesa, tipo un ottimo amico, o una ragazza con cui si sta molto bene, sono linee che si affiancano. Si procede paralleli. Magari vicinissimi. Talvolta le linee si toccano, si intersecano. Sono i momenti in cui ci si sente tutt'uno con qualcun altro. Quelli in cui si capisce tutto di un altro. E lui di noi.
E poi c'è l'amore.
Quando c'è l'amore le linee si attorcigliano a spirale l'una con l'altra. Proseguono intrecciate. Ci sono spirali larghe, strette, regolari e irregolari. Ma per tutti gli amori vale una regola: non si è più da soli. Ad ogni spostamento, variazione, cambiamento di pendenza di una linea corrisponde una modificazione dell'altro. Nessuna delle due linee è più libera.
L'amore è una spirale di linee.

DEFINIZIONE
Io lo chiamo La Condanna. Non è necessariamente negativa la mia accezione, intendiamoci. Il risvolto negativo sta nella sua inappellabilità. Intendo dire: se si inizia ad amare, non credo sia possibile smetterla. Almeno così vale per me. Si può essere felici, se l'amore è ricambiato ad esempio, o se si sta bene con chi si ama, o anche semplicemente per chi si ama, che ricambi e che si sia felici assieme o meno. Ma in ogni caso, qualunque cosa accada, dovunque si vada e comunque vadano le cose, non si può smetterla di amare. L'amore non è un sinonimo di felicità. E' solo una condizione irreversibile di vicinanza con un altro essere. Non è difficile capire che molti scelgano di amare Dio o altri sostituti. Sono più sicuri di non esserne traditi.

UNA REGOLA D'ORO
Vale proprio sempre. Ero sparapanzato sul divano a casa della Mucy. Fumavamo Marlboro lights in un pigro pomeriggio che diventava rapidamente sera. Parlavamo di rapporti, e lei diceva:
Io solo casi clinici. Se non son gravi non li vogliamo.
Io dicevo: il mio problema è che prima mi innamoro, poi comincio a conoscere la persona... ma ormai il danno è fatto...
Lei diceva: Vuoi la cartina tornasole? Guarda SEMPRE la famiglia da cui provengono. Famiglie aride, persone aride. Famiglie tristi, persone tristi. Famiglie allegre, persone allegre.
Diceva: Quando me lo hanno detto mi si è accesa una lampadina... Clink!
E mentre me lo diceva... Clink!
Ora ho una lampadina in più in testa. Grazie Mucy! Del resto, la mamma è sempre la mamma!


Stefano Re © 1995
da Tracce