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FEMDOM
da RossoScarlatto del Gennaio 2004
Intervista di Eliselle

FemDom, Femminilità Dominante, la dominazione della Donna sull'uomo. Non è solo una delle categorie più note e diffuse del BDSM, ma è uscita dai confini della sessualità e sta prendendo sempre più piede nella vita quotidiana, sociale, lavorativa. La Donna ha ampliato i propri obiettivi e i propri orizzonti, acquistando nei secoli dignità come Persona non in quanto sottomessa al Maschio, ma in quanto Femmina consapevole delle proprie qualità e capacità. Dopo la rivoluzione attuata dal femminismo, si sta forse preparando l'avvento di un'epoca dove la Donna prenderà il sopravvento? Stefano Re ne parla nel suo libro, FEMDOM - Preludio all'estinzione del maschio, dove analizza i diversi Drives dei due sessi e come si sono comportati e scontrati durante la storia, e dove parla del cambiamento in atto negli ultimi anni. Parliamone e scopriamolo insieme.

NonSoloEros: Drive Maschile e Drive Femminile: l'analisi che di questi due gruppi viene data all'inizio del libro, viene completamente capovolta alla fine, attraverso un percorso che tocca tutti gli aspetti della vita e della convivenza tra uomo e donna nei secoli. Storia, Biologia, Psicologia, Sociologia, Psicologia Sociale, Criminologia, Sessualità: analizzando uno per uno queste aree e mettendole tra loro in relazione esce un quadro tra i più completi che sia mai stato scritto. Quanto lavoro, quanta passione e quanto tempo c'è dietro quest'opera?

Skorpio: Ringrazio per l'implicito complimento, ma temo che sia anche troppo ricco :) FemDom è semplicemente una analisi di studi e dati assai noti e altri forse meno noti, sulla cui base introduco e spiego alcune mie personalissime teorie. Gli studi in questione non sono certo un mio prodotto, le teorie sono in effetti il sunto necessariamente stringato e certamente incompleto di circa un decennio di riflessioni su questi aspetti.

NonSoloEros: Uno dei primi argomenti affrontati in FEMDOM è la distinzione e l'educazione ai ruoli: si dimostra in poche parole la trasmissione ai bambini di un certo ruolo necessario, maschile o femminile, a cui attenersi. Mi consola il fatto che anche tu la pensi a questo modo, perchè se a farlo notare sono io, donna, passo per la "femminista" di turno. Come mai ancora tanti negano questo dato di fatto secondo te? Questione di incapacità di analisi, di ignoranza o di comodità?

Skorpio: Io non credo che vi sia una sola realtà cui fare riferimento, bensì differenti interpretazioni della realtà. L'educazione ai ruoli è un fatto, quanto essa sia una forzatura o al contrario la più naturale delle conseguenze del portato genetico-culturale dei differenti generi sessuali resta certamente una considerazione aperta a differenti punti di vista.

NonSoloEros: Freud attribuiva alla donna, usando parametri chiaramente e totalmente maschili, l'invidia del pene. Tu rispondi indirettamente in FEMDOM attribuendo all'uomo l'invidia della capacità femminile di procreare: la donna è spontaneamente legata alla Natura e ha un ruolo definito, ruolo che si è trasformato col tempo; ora non è più "necessario" per la donna essere Madre. Specularmente, il ruolo del maschio non è più quello di proteggere e assistere la donna economicamente, e questo ha portato per lui a una grande confusione: può riuscire a superarla?

Skorpio: La grande confusione non riguarda in realtà soltanto "lui". La perdita del leading del Drive Maschile fa riscontro ad una assunzione di questo leading da parte del Drive Femminile, il che pone non pochi problemi ad entrambi i generi sessuali. Il maschio non ha più i punti di riferimento che gli erano familiari, ma questa stessa affermazione vale anche per la donna. Assumere un potere implica assumerne la gestione, e il peso. Il genere femminile si trova ad affrontare un ruolo che non gli è mai stato proprio, per il quale le donne non possiedono millenni di esercizio. Questa crisi non è soltanto una crisi maschile. Se possiamo superare questo mutamento, non sono certo io a poterlo dire. Di sicuro lo possiamo cominciare ad osservare, e cercare insieme le strade per ritrovare un equilibrio.

NonSoloEros: L'affermazione graduale, in epoca protostorica, di divinità maschili in sostituzione a quelle femminili come la Grande Madre, sono state il riflesso di vari fattori, dal mutamento del tipo di società, all'etica guerriera, al desiderio di controllo da parte del maschio: specularmente, in epoca contemporanea, quali sono gli elementi e i punti di riferimento che possono aiutare a riconoscere un'inversione di tendenza e una nuova sostituzione ai "vertici"?

Skorpio: Vi sono due differenti livelli su cui è riscontrabile il cambiamento in atto. Essi non vanno confusi, a rischio di cadere nella più completa confusione. Da un lato è un cambiamento epocale di leading, ovvero di guida archetipa, che vede il Drive Maschile tramontare a favore di quelle femminile. Questo livello di cambiamento non è iniziato oggi ma riporta segni del suo manifestarsi in epoche anche lontane, ad esempio nella nascita e nella diffusione del cristianesimo e nella crescente sensibilizzazione verso l'ambiente. Un altro livello del cambiamento riguarda invece la nostra società così come la viviamo nel quotidiano. In essa vediamo come uomini e donne stiano contemporaneamente accettando le spinte del Drive Femminile e abbandonando le linee guida di quello Maschile. In questo senso, anche la società sta mutando volto e gli stessi generi sessuali stanno vivendo uno scambio di potere. A questo livello, la crescente presenza di donne in ruoli di potere, tanto nei vissuti privati quanto in quelli propri della vita pubblica, sono certamente chiari simboli del mutamento in atto.

NonSoloEros: Nel mito greco, Tiresia è partecipe dei due sessi, e vive un'esperienza sia da uomo che da donna: interrogato da Zeus e da Era che gli chiedono chi tra i due sessi godesse di più nell'atto sessuale, Tiresia risponde che la donna gode nove volte di più dell'uomo; Era, incollerita dalla risposta, lo acceca, mentre Zeus gli dona il potere divinatorio e una lunga vita. Da questo mito si comprende quanto già i greci temessero la potenza sessuale, erotica e generatrice della femmina, timore enfatizzato sempre più fortemente nelle epoche successive. Per questo stesso motivo la donna e la sua sessualità sono state sempre penalizzate e ingabbiate invece che valorizzate: il motivo è legato alla maschile "invidia della creazione", o c'è dell'altro?

Skorpio: L'invidia dell'utero è una invidia dai tratti assoluti, esistenziali. Gli aspetti sessuali sono assai appetibili ma decisamente marginali rispetto al profondo significato di questo meccanismo inconscio, primigenio, del genere maschile. La capacità di figliare rende la donna non solo un soggetto ma anche una "funzione" della natura. L'uomo non ha radici. Non possiede legami con la natura che possano anche solo lontanamente venire paragonati ad esso. Il suo grande potere scaturisce tutto da qui. Dalla paura e dalla assenza di un significato. Dalla necessità di riempire un vuoto immenso e trovare un posto in questo universo.

NonSoloEros: Il maschilismo strisciante eredità del passato esiste ancora e si nota in tante piccole situazioni della vita di tutti i giorni: nei luoghi comuni più famosi si sente spesso "la donna non sa guidare", "le donne sono tutte pu**ane", "la donna va trattata male così si innamora e cade ai tuoi piedi" ... la lista è lunghissima. Sono luoghi comuni che resistono e vengono trasmessi anche alle nuove generazioni: è un tentativo disperato di impedire un cambiamento che di fatto si sta attuando?

Skorpio: Non prendiamo sottogamba il costume, in esso si nascondono sempre delle verità. La perizia della donna nell'uso dei veicoli è inferiore a quella dell'uomo, si tratta di una diversa abilità nella percezione dei modelli di movimento tridimensionali ampiamente certificata da studi molto rigorosi. Così è nel fatto che le donne, tutte le donne, concedano favori sessuali sulla base del livello di gratificazione affettiva e di sicurezza fisica e sociale che il partner gli concede. E così è nel fatto che la maggior parte delle donne vivono un trasporto affettivo e sessuale intenso di fronte ad un comportamento "di forza", mentre di rado sentono trasporto di fronte ad un maschio che non sappia imporre la sua "virilità". Il punto non è se questi luoghi comuni siano o meno fallaci, quanto con che occhi queste cose si vedano. Basti per tutte la questione della abilità nel condurre autoveicoli: chi ha mai detto che sia così importante? Vi sono molte alte cose assai più importanti, e piacevoli, cui pensare senza dover applicare le proprie energie a comprendere i rumori provenienti da un cambio...

NonSoloEros: Nel mondo del lavoro, dati alla mano, le donne a parità di ruolo con gli uomini sono pagate meno. Ai colloqui spesso viene richiesta loro la fatidica domanda "vuole sposarsi e avere figli?" che le penalizza a 360 gradi. E tantissimi uomini negano che queste situazioni accadono rifiutandosi di crederlo. E' un meccanismo psicologico di rifiuto della realtà, è un "non voler vedere" per non ammettere? O la loro è frustrazione perchè inconsciamente si sentono privati già di troppo?

Skorpio: Il mondo del lavoro della nostra società è un sistema sviluppatosi secondo direttive precise del Drive Maschile. In esso sono premiati e premianti tutti gli aspetti che discendono direttamente dalle linee guida di questo Drive. E' quindi ovvio che le donne ne siano penalizzate e che per esse sia assai più complesso entrare a farne parte e in particolare assumere in esso ruoli di potere. Ma di fatto ciò sta avvenendo, e non perchè gli uomini siano più "buoni" o le donne più "cattive" ma semplicemente perchè è uno dei segnali del cambiamento di leading. In particolare, l'intero mondo del lavoro deve venire modificato, nel tempo, affinchè i tratti che oggi ne sono legge, modellati sul Drive Maschile, si adeguino alle mutate condizioni. In altre parole, la "mascolizzazione" delle donne nel mondo del lavoro è soltanto un bizzarro fenomeno temporaneo, il cui fine ultimo è la "femminizzazione" dell'intera struttura del mondo del lavoro.

NonSoloEros: Si sa, parecchie donne tra loro sono delle vere iene: non esiste la cultura cameratesca dell'aggregazione e dell'aiuto reciproco, e probabilmente è anche per questo che gli uomini hanno ancora il controllo: loro si sanno aiutare tra loro e quand'è il momento mettono da parte invidie e rancori personali per "fare resistenza" e preservare insieme il Drive maschile. Gli uomini, in poche parole, scelgono altri uomini. La solidarietà femminile, ancora elemento molto raro, può essere definita un altro retaggio del passato? E può essere superata?

Skorpio: I Drive riassumono le caratteristiche prime, archetipe dei differenti generi sessuali. E rispondono alle esigenze assolute dei rispettivi generi. La solidarietà maschile, basata su precisi rituali di dominazione/sottomissione è una semplice necessità, che non è mai emersa nella storia per quanto riguarda il genere femminile. Non vedrei una "gara" per ottenere il controllo tra i generi, bensì un semplice e naturale spostamento dei poli di riferimento.

NonSoloEros: Da un'ultimissima ricerca attuata negli USA, le donne scelgono sempre in maggior numero l'Università per arrivare a impieghi dirigenziali, mentre gli uomini scelgono di fermarsi e di intraprendere subito la carriera lavorativa senza una laurea in tasca. A una prima analisi, si deduce che il futuro è donna: come lo si può interpretare? E' forse un segnale di "rinuncia" da parte del maschio che, piuttosto che "lottare" in determinazione con la femmina, si fa da parte?

Skorpio: Ancora una volta, non ritengo che vi sia alcuna "lotta" tra i generi. Seguiamo tutti semplicemente le nostre necessità, così come ci appaiono. Le donne sentono evidentemente la necessità di assumere ruoli di potere sempre più influenti, gli uomini lo sentono sempre meno. Non si tratta di vincere o perdere, quanto di trovare nuovi equilibri in cui si possa essere felici.

NonSoloEros: La FemDom Era riguarda, come dici tu stesso, solo una parte del pianeta, quella più evoluta e femminilizzata dei Paesi come Europa, America del Nord, Australia, Giappone, parte dell'est Europeo e i centri urbani più globalizzati. Questo porta allo scontro di visioni differenti della vita tra quest'area e quei Paesi che hanno una visione ancora maschile della realtà e della relazione tra generi, al terrorismo, all'intolleranza. Vedendo la diversità di trattamento e di valorizzazione della figura femminile, potrebbero essere proprio le donne straniere immigrate nei Paesi dell'area a comprendere, ad alzare la testa e fare da ponte tra una cultura maschile e maschilista verso una femminile e di dialogo?

Skorpio: La profonda divisione che separa il mondo evoluto e "femminilizzato" da quello più tradizionale e "maschile" è a parer mio proprio alla base di terribili fenomeni come il razzismo, la xenofobia, il terrorismo. La diffusione della multietnicità, della multireligiosità e delle contaminazioni culturali è indubbiamente un fattore determinante nella ricerca di un dialogo. Quanto le donne immigrate in particolare possano farsi interpreti di questo dialogo è una questione affascinante. Occorre anzitutto capire chi sarà disposto ad ascoltarle, dall'una e dall'altra parte della barricata. In un conflitto che non trova vie migliori di aeroplani dirottati, bombardamenti e kamikaze per confrontarsi, risulta difficile pensare che la voce di gruppi minoritari, spaesati e a mezza strada tra due culture possa davvero essere udita. Il Drive Maschile ed il suo alfiere di guerra, Marte, hanno ancora un vasto dominio su cui dettare la propria legge.


da RossoScarlatto di Gennaio 2004
Intervista di Eliselle