L'ACULEO di Skorpio

Assolutamente di tutto! Ecco cosa affermano di essere disposti a fare gli schiavi-prêt-a-porter. E ovviamente Padroni e Padrone sono sempre pronti a dispensare ordini e punizioni in questa specie di orgia: eccovi il circo del BDSM.

Armate di schiavi assoluti, pronti ad entrarti in query al grido di "Posso strisciarti ai piedi, Divina Padrona?" E padroni severi sempre pronti a scrivere un glaciale "giù in ginocchio, troia". Ma non è uno sport soltanto maschile: schiavette monelle o ubbidienti vagano nel web sempre pronte a piegarsi alle parole di un affascinante, ma crudele Dominatore. E anche Mistress, una buona metà a caccia di carte di credito e un'altra metà disposte all'emozione di avere un maschietto ai loro piedi. E non è neppure un fenomeno soltanto online: Fate giusto un salto in un club BDSM e troverete subito qualcuno pronto ad appiattirsi ai vostri piedi o a modificare la forma delle vostre natiche. E tutti si annunciano "Padroni, Padrone, schiavi". Ma che c'è di sbagliato in tutto questo circo alla fine? Nulla che possa dirsi sbagliato in assoluto, per carità, ma forse il BDSM può offrire qualcosa di più di un bollore alle chiappe o di un tacco in bocca.

Si, gli ormoni danno pur sempre una bella spinta, ma la fa differenza fra un essere umano e un cane in calore è precisamente il controllo degli intinti, no? Quindi, forse, *prima* di strisciare nei panni di un cane, forse potremmo coinvolgere l'uso del nostro cervello su che cosa stiamo facendo. E un cervello in grado di funzionare vedrà facilmente come il gioco BDSM non sia qualcosa cui avvicinarsi con superficialità. In una sessione BDSM si mette in ballo la propria dignità come nel toilet play, o la propria sicurezza fisica come nel piercing o nel ballbusting. Ci si offre per essere colpiti, piegati, utilizzati come un giocattolo. A volte si dispone di sofferenze molto intense, come nelle fustigazioni, o ci si sottopone a intensa pressione mentale come nel mindfucking, a forti stress emotivi come nel cuckolding, alla limitazione dei propri movimenti come nel bondage. Spesso ci si rende disponibili a modificare la percezione di se stessi come nella femminilizzazione o nella riduzione a cane o cavallo, o si impone un forte vincolo nella percezione delle relazioni, come negli atti di forzata omosessualità, nella adorazione dei piedi o nelle umiliazioni in generale. Dall'altro lato, chi domina si sporge nello stesso campo, affrontando la responsabilità di guidare queste attività e tutte le loro dirette conseguenze. Vi sembra una cosa sbrigativa e di semplice approccio? Se così fosse, spero restiate molto lontani da me e dalle persone cui voglio bene.

Non sto dicendo che occorra scrivere libri o avere anni di esperienza per baciare dei piedi. Ma ci sono vie di mezzo tra questo e gettarsi ai piedi di perfetti sconosciuti implorandoli di schiavizzarci. Ho detto sconosciuti, ma non si tratta neppure di una questione di rapporto con *loro*, bensì di rapporto con *noi stessi*. Il passo più importante nell'approcciare il BDSM sta nell'imparare qualcosa a proposito di noi stessi. E che vi piaccia o no, questo aspetto resta fondamentale anche nel rapportarsi con altri. Ho visto tante persone avviare un percorso di sottomissione a tutta forza e poi trovarsi smarrite. Mentalmente, emotivamente, talvolta persino fisicamente smarrite. Per questo dico sempre: prendetevi tempo. Non c'è motivo di correre, non c'è motivo di affrettare conclusioni. Non mettete tutte le vostre speranze, sogni e passioni nella prima persona che incontrate - anche se vi sembra essere il PERFETTO DOMINANTE o il PERFETTO SOTTOMESSO. Assaporate le vostre passioni poco alla volta, valutate le risposte della vostra anima, del cuore, della mente e del corpo dopo ogni passo che fate. E se qualcosa non vi è chiaro concedetevi di attendere. Il tempo mostra sempre le cose nella loro vera luce, specialmente mostra chi davvero sono le persone che avete accanto - o perlomeno chi sono realmente nei nostri confronti.

A volte mi si accusa di essere una specie di moralista quando dico che non mi piacciono i club BDSM. Beh, chi lo dice non mi conosce, è in malafede o sta cercando di difendere i suoi affari. E questo è uno dei punti che non gradisco circa i clubs: gli affari che fanno. Non mi piace pagare qualcuno solo per ritrovarmi con degli amici - particolarmente quando ci si trova su passioni delicate come il BDSM. Ma la questione dei soldi è giusto uno degli aspetti. Ben più profondo e importante è la *finalità* che i clubs hanno: quella di fornire un posto perché perfetti sconosciuti si radunino e possano fare BDSM. Se avete letto sopra sarà chiaro cosa penso del gioco "occasionale". Spiegatemi soltanto una cosa: come può una persona "adorare" un'altra che non conosce affatto? Che tipo di piacere può venire dall'umiliazione di una persona di cui forse neppure si conosce il nome? Mi pare palese che in queste occasioni tutti i coinvolti stanno giocando con le proprie fantasie, *non* con altre persone. E la gente coinvolta serve solo a dare un corpo alle proprie fantasie - esattamente come dei giocattoli. Dove sta il potere nell'essere la bambola masturbatoria di uno sconosciuto? Che cosa si sta condividendo? Questo è ciò che odio dei club BDSM: offrono - e ci sviluppano sopra il loro business - scorciatoie per USARE altre persone nelle proprie masturbazioni. E lo trovo molto triste.

Il gioco BDSM è un fatto naturale. Lasciar crescere poco a poco il desiderio di essere dominati - o di dominare - lasciare che si esprima e si mostri. Lasciarsi scivolare infine in ginocchio, o sorridere alla espressione estatica del vostro partner sottomesso sono momenti così delicati e preziosi che posso appena descrivere le emozioni che li colorano. La poesia è il linguaggio per parlarne, non la pornografia. Ed ecco cosa non reggo proprio di tutto questo circo del BDSM che impazza ovunque: la gente non approccia il BDSM con la pazienza, la attenzione e la responsabilità che richiede. La gente cerca soltanto chiappe da arrossare, lingue che lecchino cose, tacchi sui propri genitali, fruste che fischino in giro e occhi tutto attorno per celebrare la fiera dell'esibizionismo. Questa è la distanza che corre tra poesia e pornografia.

Siate pazienti con questo scorpione un po' snob, ma non definirò tutto questo BDSM. Lo definirò un circo.