L'ACULEO di Skorpio

Dicono che il BDSM sia una attività riservata agli adulti, ed è certamente vero. Ma che cosa c'è di così adulto nell'esibizionismo continuo? Che cosa c'è di tanto adulto nel nascondersi nei dungeon o sotto maschere di cuoio per evitare il biasimo sociale? È forse adulto andare in caccia continua di partner di gioco mentre si resta aggrappati soltanto alle proprie fantasie?

Un fenomeno tutto particolare sta mostrando una estensione sempre maggiore negli ultimi anni. Si tratta dell'atteggiamento dei media nei confronti del BDSM. Già da più parti è stato analizzato il paradosso della comunicazione mediatica in molti e diversi campi, ma quel che sta avvenendo riguardo alla sessualità alternativa mostra un carattere tutto speciale. La prima cosa che chiunque nota con facilità è che i media si sono innamorati del BDSM. Pare che riviste e giornali non possano passare una settimana senza sottolineare questo o quel tema fetish o un evento di cronaca nera BDSM. La stessa cosa avviene per i film: non si può più trovare un film senza un tocco di fetish o BDSM. Persino BatMan si veste in PVC e Catwoman in latex porta a spasso la sua frusta - per non parlare dei giochetti che si lascia intendere che il Gurka gradisca fare con Candy in Highlander o ricordarci dello "storpio" vestito di cuoio sepolto nel seminterrato di un negozio in Pulp Fiction. Questa stessa passione mostra di aver avvolto il mondo della pubblicità. Non importa se si tratti di vendere profumi, elettrodomestici, silicone per uso domestico o tronchetti di liquirizia: il metodo migliore è sempre di piazzare suggestioni fetish o BDSM nello spot.

Il risultato è che il pubblico ha giornalmente occasione di gettare una sbirciata nelle proprie, spesso inconscie, pulsioni BDSM. Ma a questo punto, dopo aver infiammato questi desideri, i media girano la padella e mostrano tutta un'altra "verità:" tanto nei talk show quanto nei programmi culturali, chi pratica BDSM viene trattato o come un grottesco stereotipo, o come una persona malata, che necessita di assistenza psicologica.
Prima dunque i media esaltano questi desideri e li spingono ad emergere dal subconscio, poi offrono queste sole alternative possibili per chi li voglia vivere: malato o grottesco. Come dunque le persone possono reagire a questo messaggio schizofrenico? È semplice comprendere che questi desideri, una volta emersi, non possono semplicemente fare ritorno nel subconscio e mettersi a dormire. Quindi le persone reagiscono come è loro possibile: si trovano costretti ad ammettere di gradire questo genere di cose, ma anche spinti a cercare di essere "normali," quindi cercano mezzi per vivere "fuori dalla loro vita normale" i propri sogni BDSM. Questo è il motivo per cui la maggior parte dei BDSMers nascondono i propri gusti ad amici e conoscenti, e cercano di tenere separati conoscenti e partner "normali" da quelli "perversi." Ed è il punto in cui i Club per adulti entrano nel gioco: lasciatemi pagare per acquietare la mia coscienza, datemi una tutina in latex, gli stivali di pelle, fruste e collari e dei perfetti estranei da frustare o adorare per tutta la notte. Sarò lo schiavo totale o il super padrone per tutta la notte, vivendo la mia orgia di desideri e fantasie che svaporeranno alla luce del giorno. Al mattino toglierò questi panni e sarò di nuovo mister "normalità."

Questo meccanismo permette ai desideri BDSM alimentati dai media di emergere e esprimersi, persino di esplodere in una specie di orgia emotiva. Ma al tempo stesso conduce a seguire lo schema offerto dai media, guidando le persone a vivere le proprie esperienze BDSM all'interno della forma stereotipa fornito dal ruolo - esattamente come è stato loro suggerito fin dal principio. Persino mentre affermano di essere finalmente liberi di esprimere i propri desideri - e mentre sentono intensamente di stare facendo esattamente quello - stanno ancora ubbidendo allo schema ipocrita fornito dai media.

Certamente un meccanismo affascinante. Ma qualcosa non torna in questo conto: il BDSM è una attività per adulti. Questo comportamento non ha nulla di adulto.

"Ci sono un sacco di vantaggi nel diventare adulti," dice un ragazzo ad un altro: "puoi entrare nei cinema porno, ad esempio." Vero, e triste al tempo stesso. Essere adulti significa poter finalmente comportarsi da bambini, in questo caso? Come adulti abbiamo pieno diritto di vivere la nostra sessualità come più ci aggrada. Tanto per dire, potremmo leccare scarpe o implorare di venire frustati, oppure legare il partner e fargli la pipì addosso. Possiamo fare tutto quello che ci gira, ma continuiamo a vergognarci dei nostri desideri. Questo succede perché non li abbiamo ancora riconosciuti in un contesto psicologicamente adulto e socialmente responsabile.

Come tutti sanno, vi sono alcune fasi definite nello sviluppo sessuale. Siamo stati tutti bambini, abbiamo tutti iniziato ad avere fantasie e a sviluppare desideri. In seguito giunge la fase di sperimentazione, in quel periodo dorato che chiamiamo adolescenza. Ci si diverte, si cerca di prendere le misure di noi stessi, prevale la sperimentazione della quantità a quella della qualità. In questa fase l'esibizionismo ha un suo ruolo definito, così come lo ha la "gara," le tacche sul diario che testimoniano "quante" e il bisogno di mostrare, provocare e misurare la nostra personalità. È il tempo di scoprire chi siamo e chi vogliamo diventare, quello per gettarsi in situazioni estreme e di far esperienza di tutte le cose più pazze e rischiose.
In seguito giunge la fase adulta della sessualità, e qui le cose assumono un tono differente. Si approfondisce, si percepiscono livelli di maggiore intimità, livelli più delicati, preziosi. Non si gestisce più il sesso come qualcosa da mostrare, o misurare, ma qualcosa da far crescere e conoscere meglio. Qualcosa da condividere con maggiore attenzione e importanza. E il bisogno di misurare noi stessi, la necessità di venire apprezzati che conduce molte ragazze a regalare la propria intimità e la necessità di mostrare di avere un pisello che spinge i ragazzi a correr dietro ad ogni donna come cani in calore vengono lentamente meno e sono rimpiazzate da un ben più profondo sentimento di intimità.

Questo passaggio è ciò che manca nel BDSM.

Non sto parlando delle posizioni personali. Ciascuno vive come più gli aggrada, naturalmente. Sto parlando della cosiddetta "scena." Tutto quello che abbiamo sono Club per adulti, dove il BDSM è vissuto in questi termini adolescenziali, alienato dalla "vita normale" e popolato di grottesche caricature delle persone. Personaggi che interagiscono nel più infantile e stereotipo modo possibile. Tutto ciò è soltanto la risposta al trattamento schizofrenico di impulsi dei media, che fanno crescere il desiderio per poi gettare biasimo su ciò che si desidera. È tempo di superare questa schizofrenia indotta. È tempo di uscire dai dungeon e di muovere verso la fase adulta della scena.

Approcciare il BDSM in maniera adulta non significa diventare essere cerebrali che prima di baciare un piede o pizzicare un capezzolo studiano libri di testo, né significa diventare puritani o moralisti: tutto il contrario, in realtà. Raggiungere il BDSNM adulto significa bloccare questo atteggiamento schizofrenico di fare mostra - ma sempre in posti bui, nascosti dietro maschere e ambienti virtuali. Significa iniziare a considerare il BDSM qualcosa che merita dignità, attenzione,importanza. Raggiungere il BDSM adulto significa smettere di indulgere all'esibizionismo e abbandonare questa necessità di mostrare agli altri quanto bravi siamo nel frustare o nel farci camminare addosso. Significa crescere e uscire dai personaggi stereotipi come lo schiavo umilissimo o il Dom infallibile e imparare ad essere soltanto persone che apprezzano e vivono il BDSM. Raggiungere il BDSM adulto significa scoprire le espressioni artistiche della sessualità alternativa, conoscerne le teorie filosofiche, considerarne gli aspetti culturali; significa approfondire e discutere con serietà di BDSM e non permettere che altri ne trattino in modo irrispettoso. Raggiungere il BDSM adulto è infine l'occasione di dare a questo stile di vita una forma più dignitosa e privata, e difenderlo da chi cerca di farne un circo per ingrassare i propri affari predando sui desideri altrui oppure soltanto in omaggio alla ipocrisia sociale. E quando un giornalista vi verrà a domandare che cosa siete soliti fare con la frusta durante le vostre sessioni BDSM, potreste domandargli a vostra volta che cosa è solito fare con il suo pisello quando sta a letto con sua moglie. O più semplicemente di badare ai fatti propri.